Sicurezza informatica: la funzione hash MD5 - Studio Legale Massafra
Studio legale Avv. Antonia Massafra, diritto di famiglia, minorile, civile, penale
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Il controllo di integrità, la funzione crittografica hash MD5

Il controllo di integrità, la funzione crittografica hash MD5

La sicurezza informatica è uno degli aspetti più importanti dell’universo tecnologico attuale. Molto spesso capita di memorizzare i propri dati su spazi web protetti da password, senza far caso a quelli che sono i complessi sistemi di sicurezza che gestiscono l’enorme mole di dati. Per evitare di incorrere in problematiche importanti come il furto dei propri dati sul web, è sempre opportuno prestare alcune accortezze quando si salvano i propri dati in rete. Prima di tutto è necessario accertarsi che le piattaforme di file hosting che forniscono i servizi di salvataggio dati su server remoti utilizzino dei protocolli di crittografia adatti. Non solo è necessario che i dati siano protetti da password e possibilmente cifrati, ma è anche importante verificare che essi non vengano manipolati da utenti malintenzionati. Una delle funzioni crittografiche utilizzate per testare l’integrità di un archivio digitale è la funzione MD5. L’MD5 è una funzione hash crittografica realizzata da Ronald Rivest nel 1991 e standardizzata con la RFC 1321. Questa funzione prende in input una stringa di lunghezza arbitraria producendone in output un’altra a 128 bit. Il processo avviene molto velocemente e l’output (noto anche come “MD5 Checksum” o “MD5 Hash”) restituito è tale per cui è altamente improbabile ottenere con due diverse stringhe in input uno stesso valore hash in output. E’ differente dalla codifica e dalla cifratura perché è unidirezionale ed irreversibile, ciò significa che non è possibile risalire alla parola di partenza conoscendo il suo valore di hash MD5. Viene usata abitualmente per verificare l’integrità dei dati, calcolandone il valore hash MD5. Se un file non viene manipolato o aperto, il suo valore hash MD5 rimane sempre lo stesso. Al contrario, se esso viene manipolato, il suo valore di hash cambierà sensibilmente. E’ opportuno calcolare il valore di hash MD5 di un file prima di caricarlo su un server, per poi ricalcolarlo quando il medesimo file viene scaricato nuovamente dal server, prima di aver aperto il suddetto file. Se il valore di hash MD5 è uguale, significa che il file non è stato manipolato. La funzione di hash MD5 viene utilizzata anche per altri scopi, come ad esempio i comuni portali di “login” dei siti internet.

Vuoi un esempio concreto? Vuoi provare a calcolare il valore hash MD5 di una parola? Scrivila nel form sottostante! Riceverai via mail il valore in output della funzione di hash crittografica MD5 relativo alla parola da te inserita.

 

parola
e-mail

 

Dott. Francesco Ramunno

Dottore in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

Consulente informatico presso lo “Studio legale Massafra” (http://www.francescoramunno.it)

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